Assemblea Studentesca No Tav a Sociologia

 MARTEDÌ27 MARZO

 AssembleaStudentescaNOTAV

ore18

FacoltàdiSociologia


1km di TAV un ateneo libero dagli interessi privati che garantisce forme avanzate di diritto allo studio.

Negli ultimi anni scuola università hanno subito un taglio di finanziamento pubblico, diretto indiretto, intorno ai 20 miliardi: lo stesso costo dell’ inutile tratta Torino-Lione.

Un governotecnicovuole imporre la devastazione ambientale della Val Susa beneficio unicamente di imprese appaltatrici profitti privati.

Una commissione sempretecnicaha redatto il nuovo statuto dell’ ateneo trentino vantaggio degli interessi politici imprenditoriali locali.

Le mobilitazioni studentesche degli ultimi anni hanno conosciuto, proprio come la resistenza valsusina, la divisione tra buoni cattivi, costruita ad arte da intellettuali da salotto dalla stampa di corte, attraverso la continua criminalizzazione di chi si oppone.

Il 14 dicembre blocchi della popolazione valsusina hanno dimostrato che il buonismo mediatico può solo balbettare se si afferma che territori, come luoghi della formazione, sono di chi li vive.

Lademocraziadel Tav corre sul dorso dei manganelli.

La democrazia della Val di Susa è l’autorganizzazione di una valle intera che non accetta di delegare di subire.

Le ultime stime di Almalaurea dimostrano che lasocietà della conoscenzaha visto diminuire del 10% le immatricolazioni all’ università negli ultimi dieci anni. Le bugie sull’ alta velocità quale opera necessaria sono le stesse che descrivevano come necessarie le riforme, che basate su efficienza meritocrazia, hanno distrutto la formazione pubblica.

Il Tav è solo l’ultimo strumento per ingigantire un debito pubblico di 1.900 miliardi fini privati. Debito che dovremmo pagare doppiamente come studenti studentesse nell’ aumento del costo di trasporti pendolari al risparmio nella mancanza di forme di reddito sociale diretto indiretto.

Se la nuova università deve produrre precari indebitati, istruiti per esaudire interessi capitalistici, inquinare territori legittimare rinnovati autoritarismi, dobbiamo portare la Valle nelle classi nei corridoi delle facoltà.

La vittoria della ValSusa è anche la nostra vittoria per un università sociale che sappia ribellarsi ad un sistema in crisi.

COLLETTIVO UNIVERSITARIO TRENTOANOMALA

TRENTOANOMALA@GMAIL.COM

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